Con la morte di Papa Francesco, il mondo perde non solo una guida spirituale, ma anche un simbolo vivente delle migrazioni italiane del Novecento. Jorge Mario Bergoglio è stato il primo pontefice nato nel continente americano, figlio e nipote di italiani emigrati in Argentina. Le sue origini affondano nelle colline del Piemonte e nelle valli della Liguria, terre che ancora oggi lo ricordano con affetto e fierezza.
Il ramo paterno: dal Monferrato a Buenos Aires
La famiglia Bergoglio, dal lato paterno, era originaria del Piemonte, precisamente di Portacomaro, un paese dell’Astigiano. Qui, nel 1884, nacque Giovanni Bergoglio, nonno del Papa. Nel 1929, Giovanni e sua moglie, Rosa Vassallo, lasciarono l’Italia per l’Argentina, imbarcandosi a Genova sul piroscafo “Giulio Cesare”. Erano gli anni della crisi economica e del fascismo, e come tante altre famiglie cercavano una nuova possibilità oltre oceano.
Il loro figlio, Mario Bergoglio, nato a Buenos Aires, avrebbe poi sposato Regina Sivori, anch’essa di origine italiana.
Papa Francesco ha mantenuto un legame vivo con il Piemonte. Nel 2022 tornò a Portacomaro per festeggiare i 90 anni della cugina Carla Rabezzana, con cui intratteneva rapporti stretti. La famiglia piemontese era per lui un punto di riferimento affettivo, e in diverse occasioni ha espresso orgoglio per queste radici. Lo stesso presidente della Regione, Alberto Cirio, ha ricordato quanto Francesco si sentisse parte di quella terra, anche nei suoi valori di umiltà, determinazione e coraggio.
Il ramo materno: dalla Liguria all’Argentina
Dal lato materno, invece, le radici affondano nel cuore della Liguria, a Cogorno, tra nell’entroterra di Lavagna e del golfo del Tigullio. La nonna materna di Papa Francesco, Maria Gogna, nacque però nel 1887 a Teo, una frazione di Cabella Ligure, in provincia di Alessandria, ma al confine con la Liguria.
Maria era quindi piemontese di nascita, ma appartenente a una famiglia profondamente legata ai territori dell’entroterra ligure, in particolare alla Val Borbera e alla zona di Lavagna.
Il suo matrimonio con Francisco Sivori, originario della zona di Cogorno, rappresenta l’unione di due storie parallele di emigrazione. I Sivori partirono da Cogorno nel 1861, anno dell’Unità d’Italia, per stabilirsi in Argentina. I Gogna, invece, emigrarono più tardi, portando con sé la giovane Maria.
A Buenos Aires, Maria e Francisco ebbero una figlia, Regina Sivori, che divenne madre di Jorge Mario Bergoglio nel 1936.
Le radici liguri non sono solo un dettaglio genealogico. Papa Francesco ha riconosciuto pubblicamente il legame con Cogorno e Lavagna durante la sua visita a Genova nel 2017, quando incontrò alcuni parenti discendenti della famiglia Sivori. Disse con emozione: «I Sivori sono di Cogorno e Lavagna, le terre di mia madre». In quell’occasione, ricevette un volume con la genealogia della famiglia Sivori e una copia del certificato di nascita del bisnonno Vincenzo Sivori, partito per l’Argentina nel 1861.
Anche il piccolo borgo di Teo, nell’Alessandrino, ha voluto onorare la memoria del pontefice: le campane della chiesetta di San Bernardo hanno suonato a lutto e la comunità si è raccolta in preghiera, ricordando il giorno in cui Papa Francesco riconobbe senza esitazione una foto d’epoca di sua nonna Maria Gogna, mostrata da una delegazione del paese in Vaticano.
Un Papa figlio dell’emigrazione italiana
Papa Francesco è stato un ponte tra due mondi: quello delle origini e quello della destinazione. Le sue radici liguri e piemontesi raccontano la storia di un’Italia che partiva per necessità ma portava con sé la cultura, la fede, i legami familiari.
Non si trattava solo di discendenza: per lui quelle radici erano parte viva della sua identità. Le evocava con affetto, le citava nei discorsi, le ha onorate con gesti concreti, come le visite ai parenti, gli incontri con le comunità d’origine, l’accoglienza dei cugini lontani.
La sua figura rappresenta perfettamente il senso del progetto Italea: aiutare i discendenti degli italiani emigrati a riscoprire le proprie origini, a camminare nei luoghi dei nonni, a ricucire fili di storia familiare che sembravano perduti.
Oggi, mentre il mondo lo saluta, noi vogliamo ricordarlo anche così: come un uomo delle radici, erede di due terre nobili e laboriose, che con la loro gente semplice hanno formato il cuore e la fede di un Papa.