Ci sono genovesi emigrati che si sono distinti in diversi campi, uno di questi è lo sport. Agustín Firpo, di origine genovese, emigrò in Argentina nel 1887. Decise di stabilirsi a Junín (provincia di Buenos Aires) dove, un anno dopo, sposò Ángela Larrosa, una donna immigrata di origine spagnola.
Diede la vita a quattro figli e divenne un campione degno di essere annoverato nella World Boxing Hall of Fame.
Firpo a Buenos Aires
All’età di 12 anni, Luis Angel dovette trasferirsi a Buenos Aires, a casa di una zia, per sottoporsi ad alcune cure mediche, poiché soffriva di problemi di udito.
Luis Angel cercò di collaborare all’economia della sua nuova casa, iniziando a fare diversi lavori: cominciò come cadetto in una farmacia e poi, nel corso degli anni, lavorò come stivatore al porto, muratore, lavapiatti fino ad arrivare alla fabbrica di mattoni di Felix Bunge, un importante commerciante di Buenos Aires e figlio di immigrati tedeschi.
Lì, Luis Ángel lavorava come esattore e un pomeriggio, mentre tornava al lavoro, fu assalito da tre teppisti che cercarono di rubargli i soldi. Sorprendentemente, essendo un ragazzo timido e schivo, riuscì a sventare la rapina sfoderando un talento naturale nella lotta e lasciando i delinquenti accasciati sul marciapiede.
Felix Bunge, attento alle potenzialità del suo dipendente, decise di iscriverlo a un club di pugilato: fu l’inizio di quel gigante silenzioso alto 1,95m che il 10 dicembre 1917 avrebbe iniziato la sua carriera professionale.
Successo nella boxe
Durante la sua carriera, Firpo ha sconfitto uomini come Jess Willard, Bill Brennan, Homer Smith, Charley Weinert, Erminio Spalla, Al Reich, Dave Mills, Jack Herman e Walter Lodge.
Tra i suoi numerosi combattimenti, fu quello del 14 settembre 1923 al Polo Ground di New York a renderlo una leggenda. Affrontò Jack Dempsey nell’incontro dei pesi massimi del secolo.
Nel primo round, Dempsey, che era il favorito con ben 80.000 persone che assistevano all’incontro, riuscì a portare Luis 7 volte al tappeto. Ma nel secondo round Firpo, pur combattendo con l’omero sinistro rotto, mise a segno uno spettacolare gancio destro che fece cadere Dempsey fuori dal ring, lasciandolo disteso sulle macchine da scrivere degli attoniti giornalisti che cercavano di immortalare l’incontro.
L’incontro si concluse con Dempsey vincitore, con una sentenza controversa in quanto non furono contati i 17 secondi in cui Dempsey rimase fuori dal ring dopo il destro di Firpo. Ma questo non impedì a Luis Angel Firpo di diventare, quella sera, l’indimenticabile “Toro della Pampa”, soprannome datogli dal giornalista e scrittore newyorkese Damon Runyon.
Luis Angel Firpo “Il Toro della Pampa” si ritirò dalla boxe nel 1936, all’età di 41 anni. Con 42 incontri, 31 vittorie, di cui 26 per ko.
Il 7 dicembre 2023, 87 anni dopo, quel gigante di origine ligure entrato nella storia dello sport mondiale, venne selezionato per entrare nella World Boxing Hall of Fame nella categoria “Old Timers” a Canastota New York.